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Storia dei rifiuti

  • Preistoria

    I rifiuti erano principalmente ossa di animali cacciati e mangiati, semi e resti di vegetali raccolti. In piccole quantità sono stati ritrovati armi e utensili.

  • Antica Grecia

    I rifiuti venivano raccolti in vasi detti AMIS, che venivano svuotati in canali in mezzo alla strada. Venne istituito dal governo Ateniese il primo servizio di nettezza urbana della storia: Gli HODOPOIOI gestivano direttamente il servizio, organizzando squadre di schiavi detti KOPROLOGI (kopros= cacca), raccogliendo i rifiuti e portandoli fuori dalla città

  • Antica Roma

    La Cloaca Maxima, la più antica condotta fognaria, poteva essere utilizzata solo dai più ricchi, circa 1/10 della popolazione. I plebei e gli schiavi non potevano usarla e vivendo in palazzine alte anche 10 piani, i rifiuti venivano generalmente gettati dalle finestre. Nel 45 a.C. Giulio Cesare voleva una città pulita quindi vennero nominati gli SCOPARI ( che pulivano lo sterco e lo scaricavano in fosse fuori dalla città) e gli EDILI (addetti al controllo dell’igiene)
    I principali rifiuti erano resti di cibo ed escrementi. Fuori città vennero quindi allestite discariche dove gettare non solo rifiuti e macerie ma anche animali morti e vittime dei giochi nel circo. Gli scavi archeologici hanno rivelato che i primi accumuli di immondizie hanno creato colline come Montecitorio e Monte dei Cocci.
    Con L’editto di Eraclea ci fu la prima gara di appalto pubblico per la pulizia delle strade con partizione delle spese tra pubblica amministrazione e proprietari

  • Medioevo

    Attorno all’anno Mille, le città iniziano a rinascere sottolineando le carenze igieniche. Non esisteva un servizio di pulizia e questo causava spesso epidemie. I rifiuti sono costituiti principalmente da escrementi di cibo ed animali. I resti di cibo invece sono piuttosto scarsi in quanto veniva utilizzato quasi tutto.
    Il concetto e la gestione igienica è ambigua in quanto si capisce che il contatto con l’acqua putrida porta alla morte ma per lavarsi e per bere si usano gli stessi fiumi dove venivano gettati i rifiuti; i pozzi e gli acquedotti erano a contatto diretto con i liquami.
    A causa della situazione igienica e delle condizioni disagiate, soprattutto della popolazione più povera c’è un forte ritorno delle epidemie come peste nera, tifo, vaiolo e colera. I medici e le amministrazioni non erano preparati in tal senso e pensavano che i rifiuti organici potessero avere proprietà curative

  • Rinascimento

    I rifiuti sono ancora escrementi e rifiuti di cibo ma, per migliorare l’igiene si decide che i proprietari devono pulire il tratto di strada davanti alla propria casa ma questo non porta considerevoli miglioramenti delle condizioni igienico-sanitarie. I nobili cominciano a crearsi ville di campagna per poter scappare dalla puzza di città durante l’estate.

  • Rivoluzione industriale

    tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 si cambia il sistema di produzione delle merci grazie alle innovazioni tecnologiche. Con l’aumento della popolazione gli scarti alimentari aumentano e con la nascita delle fabbriche nascono i primi scarti industriali. In tutta Europa nasce l’esigenza di risolvere il problema rifiuti e viene istituita la polizia sanitaria. Nascono il gabinetto ed il vaso sanitario (w.c.), vengono imposte le prime tasse sui rifiuti e arrivano i primi inceneritori

  • Età moderna

    La gestione dei rifiuti comincia ad essere più efficiente ed organizzata. Esistono canaletti di scolo per i liquami, carrettieri pagati per la raccolta dei rifiuti, addetti allo svuotamento dei pozzi neri e delle latrine. A londra nascono gli SCAVENGERS, addetti al servizio di raccolta e smaltimento dell’immondizia; percepivano contributi in denaro e gestivano le prime raccolte differenziate.

  • 1800 - 1900

    Nasce la professione del RECUPERO con “lo straccivendolo” che raccoglieva per poi vendere stracci, gli SCAVENGERS che vagavano cercando oggetti utili, i “dostmen” che usavano le ceneri per fare mattoni e concimi. Le feci cominciano ad esser usate come concime, l’organico per alimentare il fuoco e il reparto tessile per la produzione di carta. Molto ricercati erano le corna di mucca per fare bicchieri, le ossa di animali per fare busso, gelatina ecc.

  • Prima metà del 1900

    Nella prima metà del 1900 con il tramonto della cultura contadina, prende il via il CONSUMISMO con il concetto USA e GETTA ed il conseguente aumento della quantità dei rifiuti. Le città contemporanee si riempiono di rifiuti, principalmente composti da materiali di imballaggio come la plastica. Si calcola un raddoppiamento dei rifiuti dagli anni 60 ad oggi. Aumentano gli inceneritori e si costruiscono discariche sfruttando le paludi.

  • Oggi

    Negli ultimi anni si è diffusa la coscienza “ecologista” e le filiere produttive si sono adeguate al tema dello smaltimento dei rifiuti. Alla fine degli anni ’70 nascono le prime raccolte di carta, farmaci, lattine e pile e successivamente sorgono i primi impianti di riciclaggio. Oggi, grazie ai termovalorizzatori ed alle innovazioni tecnologiche come i biodigestori e gli impianti di compostaggio è stato introdotto il concetto di rifiuto = risorsa.

Curiosità negative

L’ISOLA DEI RIFIUTI DEL PACIFICO
È un’enorme accumulo di spazzatura che si trova nell’oceano pacifico. Si estende per circa 10.000.000 di km2 . Si tratta principalmente di rifiuti non biodegradabili come la plastica. Questi rifiuti si disintegrano piano piano diventando pezzetti piccoli scambiati per cibo da cetacei, uccelli, pesci ecc..

OBSOLESCIENZA PROGRAMMATA
Esiste una scadenza programmata delle cose al fine di buttare e ricomprare. Ci sono stati casi di accordi tra aziende (come per le lampadine e le calze di nylon) per limitare volutamente la durata di questi oggetti.

Cosa possiamo fare? Differenziare!!!

Informazione, conoscenza, consapevolezza e buon senso di ciò che si getta via è fondamentale ma oggi gli strumenti a disposizione per aiutarci sono molti!